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La condizione necessaria per ottenere un calo ponderale di peso è quella di ridurre l’apporto calorico.
Quando si seguono però regimi alimentari che forniscono meno calorie di quelle che si consumano bisogna sapere che esistono due problematiche: la prima è l’abbassamento del metabolismo basale (energia che il nostro organismo spende in condizioni di totale riposo), la seconda è la sensazione di fame.
L’aumento dell’appetito, infatti, è il fattore principale fra quelli che abbandonano la dieta. Non è quindi sufficiente calcolare l’apporto calorico, ma si devono scegliere cibi che, a parità di calorie facciano soffrire meno la fame.
Si dovrebbe sempre cominciare ogni pasto principale con le verdure, crude o cotte in quanto determinano più facilmente quel senso di sazietà acuta che si avverte mentre si mangia.
Le verdure oltre ad obbligare a masticare più a lungo, favoriscono la distensione gastrica e la conseguente produzione di ormoni con effetto saziante. Si continua poi con un cibo proteico che deve essere scelto tra quelli a minor contenuto di grassi quali carne di pollame, pesci magri, latticini.
Le proteine stimolano la sazietà cronica e cioè quella per cui l’appetito non torna se non dopo molte ore dal pasto. Si passa poi con il mangiare la frutta, meglio se a basso indice glicemico in quanto agisce sia sul senso di sazietà acuto che cronico. Infine si mangiano i cereali, meglio se integrali, preferendo sempre quelli a basso indice glicemico.
Dott. Traversa Michele Biologo Nutrigenetista
Laureato in Biologia Biomolecolare presso l’Università degli Studi di Bari.